Incontro con i pazienti militari in cura presso il Centro medico principale del Ministero degli Interni d’Ucraina

Kyiv, 17.11.2023

Venerdì, 17 novembre, ha avuto luogo presso il Centro medico principale del Ministero degli Interni d’Ucraina un buffet organizzato da Communitas Toscana con la partecipazione della Nunziatura Apostolica in Ucraina e dell’Ambasciata italiana a Kyiv.

All’evento era anche presente la Sig.ra Inna Yashchuk, Segretario di Stato del Ministero degli Interni d’Ucraina.

Tale incontro aveva come scopo manifestare la vicinanza e la solidarietà verso l’Ucraina ed i pazienti militari del Centro medico principale del Ministero degli Interni d’Ucraina.

Durante l’incontro, S.E. Mons. Visvaldas Kulbokas, Nunzio Apostolico in Ucraina, si è rivolto ai presenti con le seguenti parole:

“Mi rivolgo anzitutto ai militari che si stanno curando in questo Centro medico principale del Ministero degli Interni d’Ucraina.

Voi siete qui perché siete voi che avete donato la vostra vita e la vostra salute per il proprio Paese, senza sapere cosa vi aspetterà tra un secondo. Il prossimo secondo può voler dire la vita o la morte, può essere una ferita nel corpo e nell’anima, che lascia conseguenze serie per la vita. Pertanto, con la mia preghiera abbraccio anzitutto voi, affinché siate benedetti da Dio e dagli uomini.

Intendo veramente una benedizione di due tipi: di Dio e degli uomini.

Oggi l’umanità qui è presentata dal Sig. Igor Klymenko, Ministro dell’Interno – il quale non è presente fisicamente, per motivi urgenti, ma conoscendolo anche personalmente so che con il suo cuore egli è qui con noi –, dalla Sig.ra Inna Yashchuk, Segretario di Stato del Ministero degli Interni, dal Sig. Ivan Yavorskyi, direttore di questo centro medico, da Sua Eccellenza il Sig. Pier Francesco Zazo, Ambasciatore della Repubblica italiana in Ucraina, e dai nostri cari amici italiani dell’Associazione “Communitas Toscana”, Andrea Verdi e Marco Raso, che hanno proposto questo pranzo in collaborazione con lo Chef Stefano Canosci.

I nostri amici italiani non sono qui perché qualcuno gli ha inviati qui in Ucraina. Non sono stati inviati da nessuno. Nessuno gli ha sollevati dal lavoro che hanno in Italia. Quindi sono venuti qui, usando le proprie vacanze per stare insieme agli ucraini che si stanno difendendo dall’aggressione russa. I cuori dei nostri amici italiani vogliono essere la testimonianza della capacità di noi uomini di aiutarci a vicenda.

Pertanto, mi rivolgo a Dio Onnipotente con la richiesta di benedirci oggi sempre e in tutto ciò che facciamo in nome della pace e dell’umanità. Sono molto felice di essere qui con tutti voi.

Vorrei aggiungere anche un importante aspetto spirituale. Molti di voi qui presenti portate nel corpo ferite gravi. A volte tali ferite possono portare anche alla depressione. Ma un grande santo del secolo IV-V, San Giovanni Crisostomo, Patriarca di Costantinopoli, diceva che la nostra vita solo inizia qui sulla terra, come una specie di preparazione per la vita eterna. Cioè, la vita in terra è soltanto una specie di palestra, in preparazione alla vita eterna. Perciò vale la pena donarsi, persino con il rischio di perdere parti del corpo terreno, e non disperarsi quando vengono le ferite anche gravi.

Ringrazio l’Ambasciata italiana ed i collaboratori della Nunziatura Apostolica in Ucraina per la collaborazione nell’organizzare questo prezioso evento.

Grazie anche a tutti voi”.

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