Sesto giorno della visita del Cardinale Sandri in Ucraina

La notte a Zarvanytsia è stata luminosa come il giorno: la preghiera senza sosta dei pellegrini, le confessioni che non si sono mai fermate, le veglie, i canti, e anche gli anziani e i bambini che riposavano nel santuario.

 

In questo clima il sole è sorto con la celebrazione delle lodi alle ore 7.30, mentre i celebranti della Divina Liturgia iniziavano la preparazione, per iniziare la solenne processione alle ore 8.30: presiedeva Sua Beatitudine Sviatoslav, tra i primi concelebranti il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, S.E. Mons. Claudio Gugerotti, Nunzio Apostolico a Kyiv, tre Metropoliti della chiesa greco-cattolica ucraina, l’Arcivescovo latino di Rjieka in Croazia, molti vescovi del sinodo greco-cattolico e alcune centinaia di sacerdoti e religiosi, con il Segretario della Nunziatura Mons. Joseph Grech e Mons. Yaroslav Karpyak, Officiale del Dicastero Orientale.
La Divina Liturgia Pontificale si è svolta nel modo consueto e l’omelia è stata tenuta dall’Arcivescovo Maggiore, che ha commentato la pagina evangelica richiamando la guarigione del paralitico da parte di Gesù che è venuto a salvarci dal peccato, radice di ogni altro male: e se ci lasciamo guarire da Gesù nel profondo, tutta la nostra vita, quella di una famiglia e di una nazione può sempre rinascere.

 

Prima della benedizione finale, Sua Beatitudine ha presentato nuovamente il Cardinale Sandri, tratteggiando le tappe della sua visita in Ucraina che ha davvero voluto abbracciare tutta la popolazione e tutto il territorio, come pellegrino di pace e riconciliazione. L’Arcivescovo Maggiore ha ringraziato attraverso di lui Papa Francesco perchè la presenza del Cardinale Prefetto è un ulteriore segno della cura paterna espressa per il popolo sofferente da parte di Sua Santità. Il Prefetto è intervenuto con un discorso, richiamante la preghiera, la vicinanza ed esprimendo la speranza per l’Ucraina, oltre che partecipando in particolare l’affetto e il saluto del Santo Padre Francesco.
Al termine, dopo la benedizione apostolica impartita a nome del Santo Padre, sono stati fatti alcuni discorsi di saluto e di augurio per tutte le persone presenti, dai Vescovi greco-cattolici, ad un rappresentante ortodosso, ai sacerdoti che senza sosta si sono prestati per il ministero delle confessioni durante la notte, alle autorità politiche presenti, una delle quali ha dato lettura di un breve messaggio gratulatorio del Presidente della Repubblica Ucraina.

 

Nel pomeriggio la visita prosegue con il viaggio a Lviv, con una sosta al villaggio natale del Cardinale Josyf Slipyj, Zadrist, nell’anno centoventicinquesimo dalla nascita.

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