Quinto giorno della visita del Cardinale Sandri in Ucraina

Il quinto giorno della visita del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali in Ucraina, si è aperto con il lungo trasferimento dalla regione orientale, da Kharkiv, fino a Ivano – Frankivsk, dove accompagnato dal Nunzio Apostolico S.E. Mons. Claudio Gugerotti, da S.B. Sviatoslav Shevchuk e da Mons. Joseph Grech, Segretario della Nunziatura a Kyiv, è stato accolto presso l’aeroporto dall’Arcivescovo Metropolita S.E. Mons. Volodymyr, dal Vescovo di Kolomyja-Cernivci S.E. Mons. Vasyl Ivasyuk, dal Rev.do Mons. Yaroslav Karpyak della Congregazione per le Chiese Orientali e originario della zona.

 

La prima tappa è stata la visita nella cattedrale della Metropolia greco-cattolica, con un gruppo di sacerdoti e fedeli e il coro che ha eseguito all’ingresso e durante la breve preghiera delle splendide melodie. Di lì lo spostamento in Seminario, con il pranzo cui hanno preso parte alcune autorità regionali e cittadine, oltre ai Vescovi e ai Seminaristi, che hanno poi mostrato al Prefetto il Seminario, la cappella dove la comunità si ritrova per la liturgia quotidiana, e hanno chiesto a Sua Eminenza di benedire da lontano il cantiere di un nuovo ospedale che l’Arcieparchia sta cercando di portare a termine.

 

Nel primo pomeriggio la delegazione ha iniziato il trasferimento al Santuario di Zarvanytsia, a circa 100 km di distanza, e man mano che ci si avvicinava si notavano sulla strada gruppi di pellegrini, giovani e adulti, che si stavano recando a onorare la Madre di Dio. Prima degli ultimi chilometri, il corteo si è fermato per l’ormai tradizionale rito di accoglienza  guidato dal Metropolita S.E. Mons. Vasyly Semeniuk di Ternopil e da un gruppo di fedeli.

 

Giunti al santuario, ove in questi giorni si stimano radunate circa 70000 persone, provenienti dall’Ucraina, dall’Italia, dalla Slovacchia e dalla Polonia, i Presuli hanno iniziato il previsto incontro con i giovani pellegrini. A loro ha rivolto anzitutto un saluto il Cardinale Sandri, mentre di seguito – secondo una formula già avviata da qualche anno – alcuni giovani hanno potuto presentare delle domande al Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina S.B. Sviatoslav. La prima domanda ha riguardato le speranze per il cammino ecumenico in particolare in Ucraina, la seconda il rapporto genitori e figli in particolare sul tema della libertà di scegliere un proprio percorso di vita da parte del figlio nello studio e nel lavoro, la terza su come va pensata la possibilità per un giovane che ha studiato all’estero di fare rientro in Ucraina, l’ultima infine sul cammino di preparazione al matrimonio, con la fatica di comprendere una certa burocrazia in questo ambito, oltre che sul corretto modo di pensare l’uguale dignità di marito e moglie all’interno della vita di coppia e nella famiglia che si è formata.

 

Prima di cena, in una delle cappelle del Santuario, il Cardinale Sandri ha presieduto in forma privata la celebrazione della Santa Messa in rito latino, per raggiungere poi i Vescovi giunti numerosi per la cena e per la grande Veglia di preghiera, con la processione con le candele e il Moleben sulla spianata dinanzi al Santuario nuovo. Il Cardinale Sandri al termine ha rivolto ai pellegrini un discorso di saluto e di incoraggiamento, e insieme all’Arcivescovo Maggiore, al Nunzio e altri Vescovi ha impartito la Benedizione Apostolica che Papa Francesco aveva concesso di poter trasmettere, come segno di vicinanza e di incoraggiamento.

 

Durante la notte i pellegrini hanno potuto continuare altre preghiere e riflessioni, prima di pernottare e attendere la celebrazione nelle prime ore del mattino delle Lodi e della Divina Liturgia Pontificale nel centocinquantesimo anniversario dall’incoronazione della Madonna di Zarvanytsia.

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