“Ogni opera di Dio sarà portata a termine”. Il Cardinale Krajewski consacra una casa per donne e bambini a Lviv
22 settembre 2023
Alla solenne inaugurazione della Casa della Misericordia hanno partecipato l’Elemosiniere Pontificio e inviato Speciale del Santo Padre Francesco per questa occasione, Cardinale Konrad Krajewski, il Nunzio Apostolico in Ucraina, Arcivescovo Visvaldas Kulbokas, Arcivescovo Mieczysław Mokrzycki, Metropolita di Lviv, e i Vescovi Ausiliari dell’Arcidiocesi di Lviv, Leon Mały e Eduard Kava. Alla celebrazione hanno preso parte la Superiora Generale delle Suore Albertine, Madre Teresa Maciuszek, la Superiora della Provincia di Varsavia delle Suore Albertine, Suor Silvana Hamond, i rappresentanti delle autorità della città di Lviv e numerosi ospiti invitati dalla Polonia e dall’Ucraina.
Prima dell’apertura è stata celebrata la Santa Messa e la consacrazione della cappellina e degli ambienti delle suore che vivranno, pregheranno e lavoreranno qui.
Salutando gli ospiti, l’Arcivescovo Mieczysław ha ringraziato il Cardinale Krajewski per la sua presenza e per aver benedetto nel 2020 la prima pietra per la costruzione del rifugio e della cappella. Egli ha anche ringraziato per aver contribuito in ogni modo, insieme a Papa Francesco, per la costruzione stessa. Il metropolita ha ringraziato il Nunzio Apostolico per essere giunto a Lviv, per la sua presenza costante in Ucraina durante la guerra su vasta scala e per il suo contributo alla costruzione della pace di Dio.
L’Arcivescovo si è anche rivolto alle donne che vivono in questa Casa e alle Suore che se ne avranno cura:
— Care donne, vi auguro che questo edificio diventi la vostra casa, dove possiate trovare sicurezza, pace e un nuovo entusiasmo per la vita. Vorrei anche rivolgermi alle suore Albertine: è bello che siate qui! È bello che prendiate sulle vostre spalle il dolce giogo dell’amore. Dopotutto, lo fate già da diversi anni a Lviv. Mi inchino e esprimo parole di gratitudine ai superiori generali delle congregazioni. Che il bene che fate al prossimo vi torni indietro in umana gratitudine e in ulteriore benedizione di Dio..
Come segno di gratitudine e sostegno, l’Arcivescovo Mieczysław Mokrzycki ha regalato alle suore l’immagine di Gesù Misericordioso.
Il Cardinale Krajewski ha benedetto la cappellina e gli ambienti, dove vivranno le suore. Mentre nell’omelia della Santa Messa l’alto ospite ha notato: nonostante le sirene dell’allarme aereo varie volte hanno interrotto il lavoro, mentre molti lavoratori sono stati richiamati nell’esercito, tuttavia questa Casa è stata costruita ugualmente, poiché ogni opera di Dio deve essere portata a termine.
— Questa casa esiste perché le sorelle che hanno seguito Cristo possano essere qui con Lui – a “prendere il sole” davanti al Santissimo Sacramento, ricevere Gesù “abbronzato” e servirlo qui, proprio come le donne del Vangelo che lo hanno seguito per tre anni, stavano sotto la croce e per prime hanno incontrato Gesù dopo la sua risurrezione. Quindi, care sorelle, siate sempre qui con Gesù, servitelo sempre nei poveri. E questo è letteralmente ciò che ha detto fra Alberto: che siate buoni come il pane, che ha un sapore migliore quando viene condiviso con gli altri, con coloro che ne hanno bisogno.
Dopo la Santa Messa, si è svolta la cerimonia di apertura dell’intero complesso del Centro Ecumenico della Misericordia della Beata Bernardyna Jabłońska. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Lviv, i rappresentanti dell’Amministrazione militare regionale, i rappresentanti del Consolato generale di Polonia a Lviv e numerosi ospiti dall’Ucraina e dalla Polonia. Rivolgendosi a tutti i presenti, il cardinale Krajewski ha detto:
— Quando Papa Francesco ha saputo che la casa era stata completata, ha detto che si trattava di una cosa puramente evangelica, perché Gesù avrebbe fatto lo stesso, perché dalla mattina alla sera cercava chi aveva bisogno di aiuto. Oggi ha fatto lo stesso attraverso di noi. Ecco perché oggi possiamo dire di noi stessi che siamo uomini del Vangelo. Consacriamo quindi insieme questa casa, affinché tutti coloro che hanno bisogno di aiuto possano trovare qui il loro rifugio. Secondo il progetto originario, doveva essere una casa per ragazze madri e donne in crisi. Ma è scoppiata la guerra aperta, così oggi questa casa è destinata anche a fornire sostegno alle persone che si sono trovate a Lviv, in fuga dai luoghi colpiti dalle operazioni militari e che hanno bisogno di un riparo temporaneo e di assistenza.