Un prezioso crocifisso offerto al Papa come ringraziamento per l’aiuto al popolo ucraino
Il 26 marzo 2019, durante la sua visita privata alla Pontificia Università Lateranense in Roma (nota come “l’Universita’ del Papa”, in quanto accoglie primariamente gli studenti della Diocesi di Roma, pur essendo oggi aperta a un gran numero di allievi provenienti da tutto il mondo), al Santo Padre Francesco, su invito del magnifico Rettore Prof. Vincenzo Buonomo, è stato consegnato in omaggio un artistico crocifisso. Esso è stato commissionato e consegnato al Pontefice dalla mecenate ucraina Stella Beniaminova. La scultura è opera dello scultore ucraino Alexander Zhyvotkov, la cui arte esprime un profondo afflato religioso.
Stella Beniaminova, di confessione ortodossa come l’autore dell’opera, molto nota per il suo impegno nella promozione dell’arte nel Paese, ha voluto raccogliere in questo gesto il ringraziamento di tutto il popolo ucraino per la costante vicinanza di Papa Francesco a quanti soffrono a causa del conflitto in corso, in particolare attraverso l’azione “Papa per l’Ucraina”, un contributo di 16 milioni di euro, frutto di una donazione personale del Pontefice e e di una colletta
in tutte le parrocchie d’Europa, già destinato alle necessità primarie di più di 800 mila persone sofferenti nell’est del Paese.
La signora Beniaminova ispira il suo impegno a favore dell’arte alla certezza che solo l’elevazione spirituale che la bellezza evoca è in grado di sottrarre il mondo alla violenza e alla banalità e di aprire luminosi percorsi di speranza, che permettano alle diversità di dialogare e di completarsi a vicenda. Anche di questo la donatrice ha parlato con il Papa durante l’incontro alla Lateranense.
Papa Francesco è rimasto molto colpito dal gesto e dal messaggio di Stella Beniaminova, di origini assire e, dopo aver benedetto il crocifisso, da lui destinato ad essere stabilmente collocato proprio nell’atrio della “sua università”, si è soffermato in meditazione davanti ad esso, vivamente colpito dal valore simbolico del gesto e dalla forza evocativa del manufatto, per il quale ha vivamente ringraziato la donatrice.