Intitolazione a Kyiv di una strada a San Giovanni Paolo II

In occasione della intitolazione a Kyiv di una strada a San Giovanni Paolo II, il Santo Padre Francesco rivolge il suo beneaugurante saluto esprimendo apprezzamento per la lodevole iniziativa e mentre auspica che i luminosi esempi e gli insegnamenti dell’indimenticabile Pontefice siano di incoraggiamento a proseguire con gioia il cammino della testimonianza cristiana e del servizio al prossimo, di cuore invia a Vostra Beatitudine e a Vostra Eccellenza, ai sacerdoti, alle autorità ed ai presenti tutti al significativo evento la Benedizione Apostolica.

Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità.

 

 

Alle parole del Santo Padre desidero aggiungere le espressioni di soddisfazione e di compiacimento della Nunziatura Apostolica in Ucraina per questo importante avvenimento.

San Giovanni Paolo II fu il primo Papa slavo e come tale egli esercitò nelle circostanze storiche che contraddistinsero il suo pontificato un ruolo determinante non solo per la vita della Chiesa ma anche per lo svolgimento della storia mondiale e dell’Europa in particolare. Ne è un esempio la visita che egli compì in Ucraina. Era intenzione ferma del Santo Padre avviare, per poi ulteriormente rinforzare, il processo di distensione e di fraternità fra il suo paese d’origine, la Polonia e la terra Ucraina nel passato divisi da avvenimenti storici spesso drammatici.

Il suo viaggio ebbe altresì l’intenzione di mostrare al mondo quale rispetto il Papa di Roma nutrisse per le tradizioni cristiane orientali e come egli volesse esprimere la sua piena disponibilità per una ricostruzione morale e civile e per l’avvio di un progresso sempre crescente nei paesi che si erano trovati per tanti anni vittime dell’ideologia ateistica.

Il fatto che oggi si inauguri una via a lui dedicata nella capitale dell’Ucraina, in questa gloriosa città di Kiev, significa riconoscere simbolicamente una espressione permanente di amicizia e di ricordo verso un uomo che amò e promosse la libertà e la pace. Esso è occasione per riaffermare l’impegno della Chiesa Cattolica, nelle sue varie forme e ad ogni livello, per la prosperità dell’Ucraina. Unendoci ai sentimenti di comune commozione essa intende esprimere l’impegno a fare in modo che il messaggio profetico di San Giovanni Paolo II continui a risuonare con forza e ad essere concretamente applicato anche nei momenti difficili che questo paese sta vivendo. In Dio infatti è la nostra speranza che non delude, al di là delle difficoltà che a volte sembrano insormontabili.

L’ intercessione e l’esempio di San Giovanni Paolo II siano un contributo forte per assicurare un’Ucraina solidale, unita, concorde, rispettosa delle diversità, vivamente e onestamente concentrata nella promozione del bene comune.

Con tali sentimenti si intende esprimere riconoscenza ed augurio per questa iniziativa tanto benemerita.

Kyiv, 15 ottobre 2017

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